Avventure in mountain bike di Luca Tavian

La passione per la bici nasce in tenera età. Subito i miei genitori,  vista la passione di papà e nonno per le moto, mi hanno messo su una due ruote con cui mi sono schiantato in ogni dove.

Poi sono passato alla BMX. Ho provato a chiudere un backflip su una rampetta amatoriale con l’entusiasmo che solo un bambino di 5 anni può costruire. Risultato: mi sono ficcato il freno in acciaio della bici sull’interno coscia e procurato un milione di punti di sutura e una cicatrice da paura. Ho pianto…ma non per il dolore ma perchè andavo a farmi ricucire in ospedale dove lavorano i miei genitori. Per l’ennesima volta…

A 16 anni poi ho scoperto la mountain bike. Prima son salito a cavalcioni di quella di mio fratello con cui mi sono tolto molte soddisfazioni. Era una delle prime mtb totalmente in alluminio con le ruote pimpate per offrire più superfice d’appoggio e ammortizzazione. Ottima per cominciare a prendere confidenza nei sentieri delle colline coneglianesi.

Poi però nel 2000 la mia attitudine discesistica ha preso il sopravvento. Ho sgobbato tutta l’estate in un’azienda metalmeccanica. Giornate dure, lavori sporchi e pericolosi. Il tutto per rimediare i soldi per la tanto agognata mtb da downhill. A quell’epoca non ce n’erano tante in giro. Ho convinto mio papà (lode a Sergio…) ad andare sino ad Alessandria in giornata per spendere tutto quello che avevo guadagnato.

Perseguire i propri sogni ha un prezzo e col senno di poi tutte le fatiche per acquistarla, spingere quel cancello in salite durissime e cambiare ogni singolo pezzo ne son valsi proprio la pena… Esperienze stupende con nuovi amici, paesaggi stupendi, emozioni forti…non hanno prezzo!

L’anima del freeriding è nella mtb.